YIN DAO YANG

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Quando camminate, camminate;
quando sedete, sedete;
soprattutto non siate incerti.

Un giorno mentre Tin Lè stava piantando un albero di pino nel giardino del monastero,
il suo Maestro capitò da quelle parti. "Abbiamo dei bei cespugli attorno al monastero,
perchè aggiungi quest'albero?",
chiese. "Ci sono due ragioni", rispose Tin Lè.
"Innanzitutto, per abbellire il monastero con questo sempreverde
e poi per preparare un rifugio ai monaci della prossima generazione."
Tin Lè rincalzo il terreno tre volte con la zappa per rendere il terreno più stabile.
"La tua affermazione personale non va d'accordo con me"
disse il Maestro.
Tin Lè ignorò il suo maestro, mormorando "Tutto fatto",
e di nuovo rincalzo il terreno per tre volte come prima.
"TU FARAI IN MODO CHE IL MIO INSEGNAMENTO RIMANGA NEL MONDO"
disse sorridendo il Maestro.


Non credere a quanto ti viene detto come verità solo per la forza carismatica di chi lo fa;
né devi credere per un fatto di religione, di cultura, di casta, o di razza;
né per un'imposizione qualunque, sia pure manifestata in buona fede.
Credi solo se quanto ti viene indicato trova corrispondenza nella tua anima
e nel sano giudizio che alberga in te. Solo così sarai un uomo libero
e capace di promulgare, a tua volta, la Verità agli altri.

E' normalmente raccomandato ai praticanti di non considerare nobile
e divina ogni azione del loro maestro spirituale.
Le qualità che si richiedono a un mentore spirituale sono specifiche e molto ardue.
Non dire semplicemente: "è un comportamento giusto perché è del Maestro".
Questo non accade mai. Devi riconoscere il male come male,
cosicché si possa capire che, non vale la pena imitarlo.

Come praticante, in primo luogo devi osservare e indagare in modo esaustivo.
Non considerare qualcuno come un Maestro finché non hai una fiducia certa
dell’integrità di quella persona. Questo è molto importante.
Perfino in seguito, se accade qualcosa di immorale,
hai la libertà di respingere tali maestri.



"Se capisci, le cose sono così come sono.
Se non capisci, le cose sono così come sono."


"Dopo diciotto conquiste (prove superate), fioriscono tutti i successi"
Al Maestro, per avermi aiutato a trovare il mio Dono. Ti voglio bene.

«La relazione maestro discepolo
può essere paragonata a quella fra l’ago ed il filo:
il maestro è l’ago e il discepolo è il filo.
Nel cucire l’ago fa strada attraverso la stoffa,
ma alla fine...non è più necessario,
ed è il filo che rimane a tenere insieme il tutto.»






"Il  Guerriero si salva perchè
durante lo scontro resta attratto
da un fiore giallo e grazioso.
Egli si china per vederlo meglio
e così facendo evita la freccia
scagliatagli da un traditore alle spalle,
cosicché la freccia colpisce
il suo avversario al petto"


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